
I neonati sono più consapevoli di quanto si possa pensare. Indipendentemente da quante ore, giorni o mesi di vita abbiano, hanno una grande coscienza di quello che accade e, sorprendentemente, sono in grado di connettersi con le emozioni ed i sentimenti delle persone che li circondano.
Paura, frustrazione, ansia, stress… Avere un bambino causa un’esplosione di sentimenti non sempre positivi o semplici da gestire. In questi momenti la percezione dei neonati è “a fil di pelle”: se chi si prende cura di loro prova rabbia, timore, o vive stati di ansia, probabilmente loro lo sentiranno e diventeranno anche loro più inquieti del solito.
Si dice anche che i neonati siano come delle spugne: così come possono sentire frustrazioni o la tristezza, possono anche connettersi alla felicità, all’amore e ai sentimenti positivi. Sappiamo ad esempio che un tono di voce paziente ed amorevole può aiutare il bebè a calmarsi quando è molto agitato.
Nonostante non possano distinguere da dove viene un determinato odore o suono, i neonati possono riconoscere voci e aromi familiari, come quelli della mamma e del papà. Gli esperti affermano che sono capaci di calmarsi entrando in un ambiente con un odore familiare (come quello della propria cameretta o della camera dei genitori, se la culla è posizionata lì) oppure se ascoltano la voce dei propri genitori.
Inoltre, il neonato sa già chi sia la sua Mamma, anche prima di nascere. Ne riconosce il volto, le carezze e persino il battito del suo cuore. Verificarlo è semplice: basta concentrarsi sulle sue reazioni nel prenderlo in braccio o guardandolo negli occhi… nulla lo fa sentire più al sicuro.
Tra le tante cose di cui sono consapevoli, c’è anche il… [SEGUE]
