Il parto è un’esperienza psicologica intensa che ha un profondo impatto fisico, psicologico, sociale ed esistenziale, sia a breve che a lungo termine. Lascia alle donne ricordi vividi e profondi per tutta la loro vita. Gli effetti del parto possono essere positivi e stimolanti, o, al contrario, negativi e traumatizzanti.

Dal punto di vista strettamente neurobiologico, il parto è condizionato dagli ormoni materni e fetali. Durante e subito dopo il parto, entrambi gli encefali, quello della madre e quello del feto, sono immersi in uno scenario neurormonale molto specifico, impossibile da riprodurre artificialmente e, quindi, di difficile ricostruzione. È probabile che la psicologia del parto sia mediata dai neurormoni, nonché da particolari aspetti culturali e personali, prettamente soggettivi.

I picchi di ossitocina endogena, ormone prodotto naturalmente dall’organismo umano durante il travaglio, insieme al rilascio progressivo di endorfine nel cervello materno, possono causare l’alterazione dello stato di coscienza. Questo fenomeno ha, però, ricevuto finora poca attenzione dalla neuropsicologia.

È evidente che la mancanza di comprensione e valutazione dei fenomeni psicologici innescati dal parto può determinare una condizione traumatizzante, addirittura devastante, per le donne anche quando madre e neonato sono fisicamente perfettamente sani.

Quando le donne in travaglio si imbattono, per esempio [SEGUE…]