I bambini piccoli di solito entrano in un altro periodo emotivamente difficile tra i 15 e i 18 mesi, lasso di tempo in cui sono particolarmente irritabili e capricciosi. Intorno ai 21 mesi, generalmente, diventano meno nervosi e più rilassati e mostrano segni di autocoscienza quando svolgono determinati compiti o provano nuove situazioni, alla ricerca dell’approvazione dell’adulto


All’età di 2 anni, i bambini possono persino fingere alcune emozioni per ottenere ciò che vogliono. Sanno che se cadono e fanno finta di essersi fatti male, per esempio, attireranno l’attenzione. Alla stessa età, diventano capaci di riconoscere quando hanno ferito qualcuno in qualche modo e sono capaci di scusarsi.


Accompagnare i bambini in queste fasi del loro sviluppo emotivo è allo stesso tempo bello e difficile. Il ruolo genitoriale si accompagna a dubbi e al timore di non agire correttamente. Per il bambino è molto importante avere però accanto una guida salda in grado di riconoscere ed accogliere la grande varietà di emozioni in movimento.

Fonti:

Schaffer R. H, (2004), Psicologia dello sviluppo. Un’introduzione, Raffaello Cortina Editore

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013