Anemia in gravidanza: una condizione da non sottovalutare

L’anemia per carenza di ferro durante la gravidanza si manifesta comunemente con senso di debolezza e affaticabilità, anche se tale sintomatologia è una condizione piuttosto diffusa e riguarda moltissime donne, specialmente perché durante i primi mesi le nausee potrebbero diminuire l’appetito.

L’anemia è una problematica caratterizzata da un basso livello di globuli rossi sani, che risultano perciò essere in quantità non sufficiente per trasportare la quantità di ossigeno necessaria ai vari tessuti del corpo.


L’organismo utilizza il ferro per fabbricare l’emoglobina, una proteina che, attraverso i globuli rossi, trasporta l’ossigeno ai tessuti legandosi con esso. Si stima che, durante la gravidanza, sia necessario raddoppiare la quantità di ferro indicata per le donne non incinte. Il corpo della gravida, infatti, ha bisogno di questa quantità in più per “fabbricare” più sangue e portare più ossigeno al feto.

Se non si posseggono riserve sufficienti di ferro o non se ne assume abbastanza attraverso l’alimentazione, si rischia allora andare incontro ad un’anemia per carenza di ferro.

Ma quali possono essere gli effetti di un’anemia grave durante la gravidanza? Una condizione di grave anemia durante la gravidanza aumenta il rischio di nascita prematura, basso peso alla nascita e depressione post partum. Alcuni studi mostrerebbero addirittura un aumentato rischio di decesso del bebé immediatamente prima o dopo della nascita, correlato a forme molto gravi di anemia.


I segni e i sintomi dell’anemia includono [SEGUE]