Disturbi dell’umore in gravidanza e postpartum: il ruolo della tiroide

Sia i disturbi dell’umore sia le disfunzioni tiroidee sono comuni in gravidanza e nel periodo postpartum e possono avere implicazioni a breve e lungo termine per le madri e i loro bambini.


La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla che si trova nella parte anteriore inferiore del collo e che produce due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).


La tiroide svolge un ruolo fondamentale perché, rilasciando una quantità costante di ormoni tiroidei nel sangue, regola molte funzioni del corpo. Ad esempio, gli ormoni tiroidei possono influenzare la frequenza cardiaca (quanto velocemente il cuore) e il metabolismo (quanto bene e velocemente il corpo elabora il cibo). A volte la ghiandola tiroidea produce gli ormoni in maniera anomala: troppo pochi (ipotiroidismo) o in eccesso (ipertiroidismo).

Alcune donne hanno una disfunzione della tiroide prima della gravidanza, altre possono, invece, avere problemi alla tiroide per la prima volta durante la gravidanza o subito dopo il parto. Durante la gravidanza, gli ormoni tiroidei subiscono cambiamenti importanti ed è ormai ampiamente riconosciuto che i disturbi dell’umore e della cognizione spesso emergono in associazione a disturbi del metabolismo tiroideo.

Diversi studi hanno dimostrato, inoltre, una connessione tra la disfunzione tiroidea e la depressione durante la gravidanza e durante il periodo postpartum.

Opportunamente trattata, una disfunzione tiroidea non produce effetti né sulla madre né sul bambino. La disfunzione tiroidea in gravidanza non trattata può avere, invece, conseguenze per la madre e il bambino. I potenziali problemi includono la pre-eclampsia (gestosi), la possibilità di natalità prematura e anomalie congenite.

La tiroidite postpartum si verifica quando… [SEGUE]

Ansia nel post-partum

Mother suffering and baby crying desperately sitting on a couch in the living room at home

L’ansia post partum è un disturbo che colpisce circa il 20% delle madri che hanno appena dato alla luce il proprio figlio, però sono molte le donne che temono di esprimere i loro sentimenti per paura di essere considerate egoiste. L’ansia post partum non è tanto conosciuta e comune come la depressione post partum, ma non è affatto meno rilevante o pericolosa.

Ma da che cosa è caratterizzata l’ansia post partum? L’ansia è un meccanismo di difesa che il nostro corpo utilizza per metterci all’erta di fronte a situazioni sconosciute o pericolose. È normale sentirsi ansiosi in alcuni momenti della nostra vita quotidiana, specialmente se si conduce una vita particolarmente stressante.

Senza dubbio, quando la preoccupazione e la paura appaiono quotidianamente in modo intenso ed eccessivo, tanto da non poterle controllare, allora si parla di disturbo di ansia. Molte madri dopo aver partorito provano una preoccupazione eccessiva nei confronti del bamgino.

Si differenzia dalla depressione post partum perché questa è principalmente connessa a dei sentimenti di tristezza o malumore, mentre l’ansia si manifesta con paura e comportamenti compulsivi.

Quali sono i sintomi dell’ansia post partum? Questo disturbo può produrre uno o più sintomi fisici, mentali ed emozionali.

Ecco i più frequenti… [SEGUE]

Ansia in gravidanza

L’ansia si definisce coma una sensazione di pericolo indefinito che non siamo in grado di controllare. È normale che durante la gravidanza si vivano numerosi momenti di questo tipo, dovuti principalmente ai cambiamenti fisiologici e vitali che la gravidanza porta con sé.

È normale soffrire di episodi di ansia in gravidanza? I momenti di ansia, come abbiamo già specificato, sono normali, sempre che non diventino costanti o sufficientemente gravi da condizionare la tua vita, impedendoti di portare a termine delle attività normali. In questo caso, l’ansia si considera un problema medico che deve essere trattato.

Ma quali sono le cause dell’ansia in gravidanza? L’ansia in gravidanza è attribuibile, da un lato, all’instabilità emozionale provocata dagli sbalzi ormonali tipici di questo periodo. Inoltre, i cambiamenti che implica la maternità, la preoccupazione per lo sviluppo del bambino, la grande carica affettiva che comporta la gravidanza e il bisogno di preparare l’ambiente per l’arrivo del nascituro sono alcune delle cause di ansia che può sentire la donna durante la gestazione. Viene conosciuta come sindrome del nido e colpisce molte più donne di quanto non si possa credere. Tuttavia, anche dei fattori di familiarità con l’ansia possono causare il ripresentarsi di questo problema durante la gravidanza, momento in cui ci si sente più deboli e vulnerabili.

Come si può diminuire l’ansia in gravidanza? L’ansia è uno dei sintomi più complicati da trattare, specialmente durante la gestazione, viste le sue molteplici cause. La cosa più importante è capire che soffrire un po’ di ansia in maniera occasionale potrebbe essere del tutto normale. Se è lieve, si possono seguire alcune raccomandazioni per alleviarla:

  • migliorare lo stile di vita, considerando alcuni possibili cambiamenti nel ritmo della routine durante la gravidanza, così come nella dieta o nella realizzazione di attività fisica
  • pianificare e razionalizzare, dal momento che la gestazione suppone un cambiamento importante e una buona organizzazione è utile ad affrontare le diverse fasi in un modo più razionale e calmo.
  • consultare un medico o un ginecologo se gli episodi di ansia si verificano continuamente e con forte intensità.

È importante essere in grado di identificare i sintomi dell’ansia per intercettarla in tempo… [SEGUE]