L’allattamento esclusivo può ridurre l’asma ricorrente

Un corretto avvio dell’allattamento al seno che eviti il ricorso alle famose “aggiuunte” di formulati a base di latte vaccino, oltre ad essere fondamentale per adeguare la produzione di latte materno al fabbisogno del bambino, è importante anche per la prevenzione di asme ricorrenti.
Secondo uno studio pubblicato dal JAMA Network Open, pubblicazione periodica curata dall’American Medical Association, potrebbe esserci una connessione tra le allergie alimentari, in particolare al latte vaccino, e l’insorgenza di asma o respiro sibilante ricorrente nei bambini.
Nello specifico, i bambini che ricevono un’integrazione di latte in formula a base vaccina oltre al latte materno potrebbero avere quasi il doppio delle probabilità di sviluppare asma o respiro sibilante ricorrente.
I dati conclusivi dello studio diretto dal professor Hiroshi Tachimoto della Jikei University School of Medicine di Tokyo hanno, infatti, rilevato che tra i bambini che hanno ricevuto latte artificiale a base vaccina come integrazione all’allattamento al seno, dalla nascita fino ai 5 mesi di vita, quindi fino all’inizio dello svezzamento, una percentuale considerevole ha sviluppato asma o respiro sibilante ricorrente.
Una percentuale inferiore di problemi analoghi si è, invece, verificata nei bambini allattati esclusivamente al seno, così come in quelli che hanno ricevuto latte materno integrato da latte artificiale a base di aminoacidi.
Per questo studio, i ricercatori hanno seguito… [SEGUE]

Per questo studio, i ricercatori hanno seguito 302 bambini dalla nascita fino al loro secondo compleanno. Il 50% dei bambini, è stato allattato con latte materno integrato da latte artificiale a base di latte di mucca con la conseguenza che il 18% di loro ha manifestato fenomeni asmatici. Al restante 50% è stato somministrato esclusivamente latte materno e, in questo caso, una percentuale molto più bassa, il 10% ha manifestato fenomeni di questo tipo.
Ulteriore dato che è emerso dallo studio è che, tra i bambini con livelli di vitamina D superiori alla media, l’asma o il respiro sibilante ricorrente si sono manifestati nel 25% di coloro che hanno ricevuto l’integrazione con latte di mucca, rispetto al 6% dei bambini allattati solo con l latte materno.
Sebbene lo studio non abbia chiarito il motivo per cui si siano verificate queste differenze, i ricercatori ipotizzano che il latte materno umano contenga determinate sostanze chimiche e sostanze nutritive che rafforzino il sistema immunitario e i batteri intestinali dei bambini.
È importante tener presente, come gli stessi ricercatori ammettano, nella pubblicazione dei risultati, che lo studio di cui stiamo trattando ha dei limiti statistici. Infatti, la ricerca è stata condotta esclusivamente in un centro medico di Tokyo.
Questa limitazione potrebbe rendere i risultati irrilevanti in altre parti del mondo con diverse culture alimentari e diverse condizioni socioeconomiche.
Lo studio costituisce comunque un punto di partenza per il quale sono necessarie ulteriori verifiche scientifiche.
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