Ritrovare se stesse dopo il parto col Pilates

Ritrovare se stesse dopo il parto col Pilates

Praticare Pilates dopo il parto può realmente aiutare le neo mamme a rimettersi in forma. Dopo la gravidanza e dopo aver partorito, i muscoli addominali si allungano, la parte inferiore della colonna vertebrale si inarca provocando mal di schiena, i muscoli del collo e delle spalle, a causa dell’allattamento, si contraggono eccessivamente e le braccia sono spesso dolenti per lo sforzo di tenere in braccio e sollevare il bambino.

Un programma mirato e completo di Pilates rafforza e migliora la flessibilità dell’addome, del pavimento pelvico e di altri muscoli importanti e aiuta a sciogliere la tensione muscolare. Le tecniche di respirazione del Pilates migliorano, inoltre, la qualità dei movimenti che si compiono quotidianamente e l’equilibrio posturale con grandi benefici sul benessere psico-fisico delle mamme.

Si consiglia, però, di attendere almeno 6 settimane dopo il parto vaginale prima di iniziare l’allenamento. Questo periodo di riposo consente all’addome di riprendersi dal parto e alla madre di abituarsi alla nuova vita. Dopo un parto cesareo, si deve aspettare un periodo più lungo: almeno 5 o 6 mesi.

Uno studio del 2017, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di un programma di attività fisica basato sull’uso del metodo Pilates nell’arco di otto settimane in donne in gravidanza. La ricerca si è basata su parametri funzionali, quali peso, pressione sanguigna, forza, flessibilità e curvatura spinale, e su parametri specifici, come il tipo di parto, l’eventuale episiotomia (incisione del perineo per ampliare l’orifizio vaginale) e il peso neonatale.

Un campione composto da un totale di 105 donne in gravidanza è stato diviso in due gruppi: un gruppo ha seguito un programma di Pilates, per 2 sedute settimanali, mentre l’altro non ha seguito il programma. Sono stati riscontrati miglioramenti significativi nella pressione sanguigna, nella forza di presa della mano, flessibilità dei muscoli posteriori della coscia e curvatura spinale, oltre a miglioramenti durante il travaglio, diminuzione del numero di cesarei e episiotomie.

Si deduce che un programma di attività fisica di 8 settimane basato sul metodo Pilates migliora i parametri funzionali nelle donne in gravidanza e favorisce il parto.

Il Pilates può ridurre significativamente l’affaticamento materno postpartum. Infatti, in un altro studio (del 2015), 80 donne sono state divise casualmente in due gruppi. Un gruppo ha eseguito esercizi di pilates cinque volte a settimana per otto settimane consecutive. La prima sessione è stata condotta 72 ore dopo il parto. L’altro gruppo, anche in questo caso, non ha seguito nessun programma di allenamento.

Il livello di affaticamento di ogni donna è stato valutato alla dimissione dall’ospedale e a quattro e otto settimane dopo il parto. Durante le otto settimane di follow-up, si è scoperto che il gruppo di intervento aveva punteggi medi di affaticamento venti volte inferiori rispetto alle donne che non avevano fatto esercizio.

Fonti

Effect of Pilates exercises on postpartum maternal fatigue

Effectiveness of a physical activity programme based on the Pilates method in pregnancy and labour

Dieta e attività fisica per la depressione materna

Gli effetti benefici dello sport sulla nostra salute sono noti a tutti oramai. Non appena diventano mamme, molte donne mettono in secondo piano il proprio benessere psico-fisico dedicando tutte le loro energie al/la nuov/a arrivato/a. In realtà, il benessere della mamma è legato a quello del neonato, per questo motivo è importante svolgere tutte quelle attività che consentono a entrambi di stare bene.

Uno dei disturbi più noti che coinvolge le neo-mamme è la depressione post-partum. Secondo i Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie americani, una donna su nove è affetta da depressione post-partum. Il suo è un esordio lento, che colpisce le neo-mamme a partire dal primo gemito che emette il proprio bambino e ha una durata limitata nel tempo.

Tuttavia può accadere che molte donne non siano in grado di uscire da questo stato mentale, con conseguenze gravi. Ed è proprio per questo motivo che alcuni ricercatori spagnoli hanno preso a campione 932 donne che dedicavano una porzione della propria giornata allo svolgimento di alcune attività sportive.

I risultati emersi hanno evidenziato che lo sport è un ottimo anti-depressivo e che offre molti benefici anche a coloro che non presentavano quella sintomatologia che riconduce a uno stato depressivo.

Inoltre è stato dimostrato che una sana alimentazione gioca un ruolo fondamentale per quanto riguardo lo sviluppo di depressione perinatale. È stato osservato, infatti, che molte donne affette da depressione post-partum presentavano alcune carenze nutrizionali, in particolar modo bassi livelli di omega-3.

Questi acidi grassi non vengono… [SEGUE]