Fiato corto in gravidanza. Perché succede e come fare.

Fiato corto in gravidanza. Perché succede e come fare.

Molte donne incinte si sentono a corto di fiato sin dall’inizio della gestazione. La sensazione di fiato corto, nella maggior parte dei casi, è un disturbo fastidioso ma innocuo che non ha conseguenze sulla salute della madre e del bambino.

Nelle prime settimane di gravidanza, il progesterone espande la capacità polmonare della madre per far arrivare ossigeno al feto. Ne deriva un aumento della frequenza respiratoria della donna che può apparire come una mancanza di respiro.

Man mano che la gravidanza prosegue e il bambino diventa più grande, l’utero occupa più spazio nell’addome fino a quando, intorno alla 31° – 34° settimana, inizia a premere sul diaframma: il muscolo sottile a forma di cupola che si trova sotto i polmoni e il cuore e che consente l’espirazione e l’inspirazione. Questi cambiamenti possono rendere difficile l’espansione completa dei polmoni con conseguente sensazione di mancanza di respiro.

Seguendo alcuni accorgimenti comportamentali e posturali, è possibile ridurre i fastidi derivanti dal fiato corto. Quando si sta in piedi, è necessario tenere la testa alta e le spalle ben dritte, visualizzando una linea retta che parte dallo sterno e sale verso l’alto. La giusta postura aumenta lo spazio a disposizione dei polmoni che, quindi, svolgono meglio il loro compito.

Molto utile è l’esercizio aerobico che migliora la respirazione e riduce la frequenza cardiaca. Ogni programma aerobico deve essere approvato dal medico curante. Ottimo è lo yoga prenatale che aiuta a migliorare la postura e ad agevolare la respirazione. E’ essenziale ascoltare e assecondare i bisogni del proprio corpo e riposarsi sempre quando si sente di aver bisogno di una pausa.

La sensazione di fiato corto migliora man mano che ci si avvicina al termine della gravidanza. Durante le ultime settimane, quando il bambino si sistema più in basso nel bacino per prepararsi al parto, la pressione sui polmoni e sul diaframma diminuisce e la madre comincia a respirare con più facilità.

Per quanto sia normale sentirsi a fiato corto in gravidanza, è necessario rivolgersi al medico se la mancanza di respiro diventa grave o si manifesta all’improvviso; in caso di palpitazioni cardiache; se si avverte una sensazione di vertigine o se ci si sente mancare; se si accusano dolori al torace; se si riscontrano lividi blu intorno alle labbra, le dita delle mani o dei piedi; se insorge una tosse stizzita che non si riesce a far cessare; se si hanno brividi e febbre.

Tutte le malattie respiratorie in gravidanza possono peggiorare. Se si soffre di asma, il medico deciderà quali misure adottare per gestire al meglio il periodo di gestazione.

Fonti:

Shortness Of Breath in Pregnancy

Shortness of Breath During Pregnancy

The Third Trimester of Pregnancy: Shortness of Breath and Edema

Dyspnea in pregnancy

La respirazione in gravidanza