Si risveglia la notte? È naturale.

Il sonno è uno stadio degli esseri viventi in cui molte attività metaboliche vengono rallentate e si sospende, almeno in parte, lo stato di coscienza.

Ancora più in un neonato, questa fase è fondamentale tanto che le ore trascorse a dormire da un bimbo appena nato sono predominanti nell’arco della sua giornata. È proprio per questo motivo che un sonno non corretto può essere un importante campanello di allarme.

Il sonno degli esseri umani viene regolato, a livello del sistema nervoso, da due sottosistemi: uno che si occupa del sonno vero e proprio e uno, invece, preposto al risveglio.
Nel neonato e nel bambino, però, l’intero sistema nervoso è completamente differente da quello dell’adulto, infatti alla nascita è ancora in parte immaturo. Solo arrivati al ventunesimo anno di età si raggiunge il suo sviluppo definitivo.

È proprio per questo stadio ancora immaturo del suo sistema nervoso, che il neonato ha delle capacità limitate, ma è anche per questo stesso motivo che un bimbo ha un’elevata velocità di apprendimento.

Anche nel neonato, comunque, il sonno non è assolutamente una semplice fase di riposo perché in questo stadio si completano delle attività fondamentali iniziate durante la veglia, come per esempio la fissazione della memoria.

I neonati e i bambini fino ai due anni di età… [SEGUE]

Insonnia in gravidanza

I disturbi del sonno sono molto comuni durante la gravidanza. In particolare, l’insonnia è un sintomo frequente di sonno disturbato sperimentato da donne in gravidanza che può essere causato soprattutto da condizioni di comorbilità. La diagnosi di insonnia durante la gravidanza include disturbi di ansia, disturbi dell’umore, disturbi del respiro durante il sonno e la sindrome delle gambe senza riposo.

Degli interventi tempestivi per trattare i disturbi del sonno sono raccomandati dai medici per evitare eventuali sviluppi problematici per la gestazione. Delle strategie utili per combatterli includono la depurazione del sonno, delle terapie comportamentali e – nei casi più complicati – delle terapie farmacologiche. Il rischio di una terapia farmacologica deve essere assolutamente pesato, tenendo conto dei benefici e degli effetti collaterali, per non arrecare danni al feto.

Uno studio statunitense condotto alla fine degli anni Novanta aveva già evidenziato come il 78% delle donne riscontrasse un sonno inquieto durante la gravidanza. La durata del sonno e la sua qualità, infatti, riscontrano numerosi cambiamenti durante il periodo di gravidanza, anche a causa della compresenza di diversi fattori: non solo quello ormonale, ma fisiologico, metabolico, psicologico e posturale. Per esempio, durante il primo trimestre, una crescita dei livelli di progesterone potrebbe causare una sonnolenza eccessiva durante il giorno e un rischio maggiore di apnee nel sonno.

Le frequenti corse al bagno, per nausea e vomito, un malessere generale… [SEGUE]