Capricci, crisi isteriche e pianto: vademecum per neo genitori

Quando si è da poco tempo genitori, assistere per le prime volte a delle crisi di pianto del proprio bambino può essere piuttosto destabilizzante, perché non si capiscono questi comportamenti così violenti e non si sa come risolverli.

Sebbene spiacevoli ed inaspettate, queste forti manifestazioni di rabbia non sono insolite o strane, ma anzi piuttosto usuali, soprattutto in alcune fasce di età.

I capricci, così sono chiamate di solito le crisi isteriche che colpiscono i bambini, coinvolgono solitamente quelli in età prescolare e possono iniziare addirittura intorno all’anno e mezzo di età.

Per i genitori, è importante sapere che questi scatti d’ira veri e propri non dipendono da una cattiva educazione o da motivazioni similari, per cui non hanno motivo di incolparsi.

Una crisi di rabbia in un bambino può scaturire da differenti sensazioni che questo prova, e talvolta è molto difficile comprendere le motivazioni. Tali momenti possono durare da una decina di minuti fino ad oltre mezz’ora e di solito comprendono urla, pianti isterici, il lancio di oggetti o giocattoli, botte a persone ed elementi fisici, e talvolta anche la violenza fisica agli altri.

Sebbene si creda, spesso erroneamente, che…. [SEGUE]

Lo sviluppo emotivo dei bambini

A partire dalla nascita, i bambini imparano chi sono da come vengono trattati dagli adulti, a partire dai genitori. Le interazioni quotidiane e le relazioni affettive modellano l’autostima del bambino e lo aiutano a crescere. I bambini piccoli sono particolarmente sensibili alla stimolazione sociale ed emotiva: sperimentano, esprimono e percepiscono le emozioni prima di comprenderle appieno.

Vediamo quali sono le varie tappe dello sviluppo emotivo dei bambini, ricordandoci sempre che si tratta di riferimenti generali e che ogni bambino è diverso dagli altri e presenta notevoli peculiarità personali.


Il primo sorriso del neonato a cui può attribuirsi un vero e proprio significato sociale si ha già intorno a 2-3 mesi di età e la prima risata spontanea intorno ai 4 mesi. Tra i 2 ei 6 mesi, i bambini iniziano ad esprimere sentimenti come rabbia, tristezza, sorpresa e paura. Tra i 4 ei 6 mesi, distinguono i sentimenti e le espressioni emotive degli altri e, a partire dai 6 mesi, imitano il comportamento emotivo dei grandi.


Intorno all’età di 8-10 mesi, i bambini cominciano a provare l’ansia da separazione quando vengono separati dai loro genitori, dai nonni o da chi se ne prende cura in modo continuativo. L’intensità di quest’ansia varia da individuo a individuo e si basa sul temperamento e sull’ambiente del bambino. È durante questo periodo, intorno ai 9 mesi, che i bambini si accigliano per la prima volta per mostrare dispiacere o tristezza.


All’età di nove mesi, i bambini hanno imparato a esprimere un’ampia varietà di emozioni. Questo diventa subito evidente tra i 9 ei 10 mesi, poiché i bambini diventano molto emotivi: passano rapidamente da un’intensa felicità a un’intensa tristezza o frustrazione o rabbia.
Questa labilità emotiva si attenua quando i bambini sviluppano strategie rudimentali per regolare le proprie emozioni intorno agli 11 mesi di età.


Intorno all’età di 12 mesi, i bambini diventano consapevoli non solo delle espressioni delle altre persone, ma anche dei loro stati emotivi reali, in particolare di angoscia. Tra i 13 ei 18 mesi, l’ansia da separazione comincia a diminuire.

I bambini piccoli di solito entrano in un altro periodo emotivamente difficile tra i… [SEGUE]