Nutrizione in gravidanza: una finestra critica per Mamma e Bambino

La nutrizione in gravidanza è di fondamentale importanza sia per la madre che per il nascituro: se in passato ci si è concentrati maggiormente sul rischio legato alla malnutrizione, attualmente c’è il problema opposto, ovvero quello causato da una nutrizione eccessiva e non equilibrata.


Un discorso analogo vale per la nutrizione materna precedente alla gravidanza: anche in questo caso giova dire come in passato si ricercassero nella denutrizione della madre la cause di future patologie a carico del feto, mentre ora l’attenzione si è spostata sui rischi per i nascituri legati a condizioni di obesità materna nella fase precedente alla gravidanza e alla sua correlazione con patologie quali l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, il diabete mellito e la sindrome metabolica.


Si intuisce dunque l’enorme impatto che la nutrizione materna abbia nel corretto sviluppo del feto e nella sua salute futura.

Una malnutrizione, intesa come carenza di nutrienti, è pericolosa soprattutto nel primo trimestre di gravidanza, ma può essere contrastata con un’alimentazione equilibrata e integrata con i nutrienti necessari (come ad esempio ferro, acido folico e acidi grassi polinsaturi).


Lo abbiamo però anticipato: anche il consumo eccessivo di cibo rappresenta un problema per il feto, insieme all’obesità e al sovrappeso materno; ad incidere sono anche patologie quali il diabete mellito, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione, in quanto possono portare ad esiti avversi della gravidanza, inclusa la morte del feto.


Dunque è di fondamentale importanza che la nutrizione materna promuova un ambiente quanto più sano possibile, sia per lo sviluppo del feto, che per la salute di entrambi.

Una dieta equilibrata dovrebbe limitare… [SEGUE]

Controllo del peso in gravidanza e assistenza ostetrica

L’obesità in gravidanza è un problema molto diffuso nel mondo attualmente e deve essere gestito nella maniera più adeguata, anche grazie all’assistenza ostetrica.


L’assistenza ostetrica è infatti di supporto alle madri in tutto il periodo della gravidanza e anche nelle fasi immediatamente successive al parto e si rivela quindi determinante.


A tal proposito risulta di un certo interesse un sondaggio che ha coinvolto sia le madri sia le ostetriche in Nuova Zelanda, in quanto ha fornito risposte che possono utili a valutare il problema anche in Italia.


Da questo sondaggio, condotto in forma anonima, è emerso che la maggior parte degli intervistati è consapevole dei rischi legati all’obesità in gravidanza e che ritengono che debbano essere in particolare le ostetriche a fornire un’assistenza personalizzata che miri al contenimento del peso sia per la salute materna che fetale.


Infatti, i rischi per il feto sono considerevoli nelle gravidanze con madri sovrappeso o addirittura obese: si va dall’aborto spontaneo ai disturbi ipertensivi, dal diabete gestazionale alla mortalità materna; ma aumentano anche il ricorso al parto cesareo e a problemi legati all’anestesia, e i bambini rischiano anomalie congenite e necessitano spesso di rianimazione alla nascita, nonché hanno maggiori probabilità di sviluppare anch’essi l’obesità in futuro.

Il ruolo delle ostetriche è di grande importanza, in quanto… [SEGUE]


Il ruolo delle ostetriche è di grande importanza, in quanto esse sviluppano un rapporto molto stretto con le donne sia durante la gravidanza, che il parto e nelle settimane successive alla nascita del bambino; quindi sono le figure che risultano essere più di riferimento per le madri ed è in molti casi a loro che spetta incentivare uno stile di vita sano, con un’alimentazione adeguata e la giusta attività fisica.


Dunque è fondamentale che le ostetriche siano il più possibile informate sui rischi legati all’obesità, perché devono poter comunicare queste tematiche alle madri, spiegando attentamente a cosa può portare un aumento eccessivo di peso, sia per la salute del bambino, sia della madre, sia nelle delicate fasi del parto.


Ovviamente avere a che fare con una madre sovrappeso deve cambiare l’approccio delle ostetriche, spingendole a cercare il supporto di altre figure, come ad esempio il dietologo; quindi è necessario un contributo aggiuntivo nella cura della gravidanza se la madre è obesa.


È poi doveroso dire che il tema del sovrappeso è particolarmente delicato e molte donne reagiscono male quando si tratta l’argomento, probabilmente perché non hanno chiaro l’impatto che questa situazione può avere sull’esito della gravidanza.


Quindi è sì fondamentale che l’assistenza ostetrica promuova la conoscenza dettagliata del problema, ma questa deve essere coadiuvata nella sua gestione anche dai servizi secondari ospedalieri.

Fonte:

Sage Journals “Increased BMI During Pregnancy: How do Midwife Lead Maternity Carers Respond?”