Esenzione dal ticket in gravidanza

Sono molte le prestazioni specialistiche e diagnostiche, sia in fase preconcezionale che in gravidanza, per le quali l’Assistenza Sanitaria Nazionale stabilisce l’esenzione dalla compartecipazione al costo, altrimenti definita ticket.
Vediamo insieme quali sono e chi può richiedere l’esenzione.
Parlando di prestazioni in sede preconcezionale, ovvero per tutte le coppie che desiderano mettere al mondo un figlio, esistono gli accertamenti relativi al rischio procreativo, per i quali l’esenzione può essere richiesta o dal medico di medicina generale o dallo specialista chiamato in causa, ovvero il ginecologo o il genetista.
Per quanto riguarda invece le prestazioni finalizzate a diagnosticare eventuali difetti genetici, solo il ginecologo o il genetista possono richiedere l’esenzione dal ticket.
Sia il medico di medicina generale, sia il ginecologo, possono richiedere tale esenzione per il monitoraggio della gravidanza, ma in caso di gravidanza ritenuta a rischio, solo lo specialista può farlo.
Entrando nel merito della questione, è necessario specificare che l’esenzione dal ticket è prevista per tutta una serie di accertamenti clinici a livello preconcezionale, che sono: le prestazioni per la tutela della maternità responsabile (intendendo tutti gli esami diagnostici legati alla salute della madre, ma anche della coppia) e gli esami volti a scongiurare il rischio di patologie derivanti da uno o da entrambi i futuri genitori.
Mentre nel corso della gravidanza, la coppia ha diritto all’esenzione per tutta una serie di indagini diagnostiche (che includono vari prelievi di sangue ed ecografie), oltre alle visite periodiche di tipo ostetrico-ginecologico, ai corsi di training prenatale e all’assistenza al puerperio.
Da sottolineare che in caso sussista la concreta minaccia d’aborto… [SEGUE]
