Un indice di soddisfazione per l’assistenza alla maternità

L’interesse per la soddisfazione dei pazienti è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Lo scopo del raccoglimento di questi dati è comprendere il livello delle esperienze dei pazienti con le cure mediche, e di ottenere informazioni per procedere a risolvere eventuali aree problematiche. In particolare, per quanto riguarda le donne in gravidanza non ci si riferisce solamente al periodo della gestazione, ma anche alle cure mediche precedenti e successive.

Uno studio svedese ha esaminato circa tremila neo mamme, ponendo loro domande che coprivano varie macro aree: la relazione con il medico, le informazioni precedenti a delle decisioni importanti, l’ambiente fisico, i controlli medici ed il supporto per l’allattamento al seno. Circa un terzo delle donne si è rivelato particolarmente soddisfatto rispetto all’attenzione post partum riservata loro dall’intero staff ed ambiente medico, e solo il 6% delle neo mamme si è detto insoddisfatto dell’intero percorso in generale.

Investigando le esperienze delle donne in gravidanza è stato possibile identificare varie aree problematiche e comprendere allo stesso tempo quanto grande fosse il problema, a seconda del numero di madri che l’avevano segnalato. Una scoperta importante è stata appunto quella riguardante il numero esiguo di donne insoddisfatte di tutti gli aspetti dell’assistenza alla maternità sia intra partum che post partum.

La valutazione del sistema di assistenza alla maternità può essere influenzato, chiaramente, dall’esperienza del travaglio e della nascita del bebè. La nascita di un neonato, infatti, solitamente viene vissuta come un evento dalle tinte molti forti, caratterizzato da duro lavoro, dolore e un sollievo finale e felicità una volta che il bebè è tra le braccia della madre.

Dal momento che la nascita ha un finale felice nella maggior parte delle situazioni, questi sentimenti potrebbero spiegare gli alti risultati di soddisfazione. Solitamente, tuttavia, è stato rilevato che l’assistenza post partum (anche in quei paesi con un sistema sanitario efficiente e all’avanguardia) è meno tecnologica, raramente approfondita, e ha un focus più centrato sull’informazione e sul supporto.

Se il supporto all’allattamento al seno e alla salute del bambino… [SEGUE]

Cos’è un ospedale amico del bambino?

L’allattamento al seno è il modo ideale per somministrare ai neonati i nutrienti che necessitano per una crescita e uno sviluppo all’insegna della salute. Infatti il latte materno è l0alimento più completo per i neonati, non solo per la sua composizione, ma anche per il vincolo affettivo immediato che si stabilisce tra la madre ed il bebé.

Praticamente tutte le donne possono allattare, sempre che dispongano di una buona informazione e dell’appoggio della famiglia o del sistema sanitario.

Per questo, è fondamentale che la madre riceva l’appoggio e l’informazione adeguata per poter allattare il suo bambino, se lo desidera, quanto prima.

L’OMS raccomanda l’allattamento materno esclusivo durante i primi sei mesi di vita del bebè, e successivamente l’introduzione di alimenti appropriati e sicuri a partire da allora.

L’Iniziativa Ospedali Amici del Bambino rappresenta un impegno mondiale lanciato dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) e dall’UNICEF per implementare delle pratiche che proteggano, promuovano e appoggino l’allattamento materno. Fu lanciata nel 1991 come risposta alla Dichiarazione di Innocenti.

Dal momento della sua fondazione, l’Iniziativa è cresciuta con… [SEGUE]