Counselling e sostegno psicologico nell’infertilità: serve?

L’infertilità è una condizione che colpisce molte coppie desiderose di avere un figlio proprio. Una problematica che riguarda in egual misura sia l’uomo che la donna, ostacolando non solo loro volontà di diventare genitori, ma creando e portando alla luce molti problemi correlati e causando reali conseguenze psicologiche.

La diagnosi di infertilità, infatti, è un trauma che colpisce ognuno in maniera differente e richiede un approccio individualizzato, per questo motivo è nata una scienza di psicologia dell’infertilità, che dovrebbe supportare la coppia in questa situazione difficile.

Il counselling è una pratica molto usata in caso di infertilità, come supporto alle famiglie e consiste nella consulenza da parte di un esperto di questo delicato tema.

Secondo l’European Society of Human Reproduction and Embriology il professionista può attuare due differenti tipi di counselling per aiutare la coppia in difficoltà.

La prima tipologia di counselling è di sostegno e serve appunto per supportare le famiglie che si trovano a dover affrontare il problema dell’infertilità e per aiutarle a gestire lo stress derivante da questa spiacevole situazione. Lo stress è naturale in un contesto del genere e deriva sia dall’impossibilità di diventare genitori in modo naturale, che dalla pressione familiare e sociale che si può facilmente creare, oppure dal fatto che i trattamenti medici adottati potrebbero non funzionare.

Esistono poi momenti… [SEGUE]

Puerperio, importanti raccomandazioni

Il puerperio, cioè il periodo successivo al parto, è un periodo molto particolare e delicato, unico nella vita della donna. È importante avere cura sia a livello fisico che a livello psicologico della puerpera per garantire un’esperienza quanto più serena e naturale possibile. Perché questo avvenga nel migliore dei modi sarà bene seguire alcune indicazioni.

Il NICE “National Institute for Care Excellence” inglese, ha stilato delle linee guida sulle cure post natali, basate sulle più recenti evidenze scientifiche.

Fondamentale è in primo luogo per la neo-mamma un confronto con il personale sanitario, è cioè importante chiarire eventuali dubbi e perplessità e ascoltare con attenzione indicazioni e raccomandazioni.

Sarà poi necessario ricevere informazioni su segni e sintomi di eventuali complicanze fisiche o psicologiche legate al post-partum, sull’importanza degli esercizi del pavimento pelvico e su argomenti di carattere più generale e quotidiano (la dieta, l’esercizio fisico, il consumo di fumo e alcol, le abitudini sessuali e di contraccezione).


Subito dopo il parto ogni donna deve essere monitorata sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista emotivo e psicologico, numerosi possono essere i sintomi di qualche tipo di complicazione o problematica: importanti emorragie vaginali, dolore addominale, pelvico e perineale, febbre, fiato corto, dolore al petto, mal di testa o arrossamento e gonfiore del seno.

È importante che la neo-mamma faccia attenzione soprattutto… [SEGUE]