Prendo fiato

Respirare: un atto così naturale che potrebbe sembrare strano doverne parlare o, addirittura, immaginare che esistano delle tecniche da dover imparare.

La gravidanza, con le sue modificazioni fisiche, che incidono notevolmente sulla qualità del respiro e comportano effetti come affanno, fiato corto, difficoltà in genere, ci “costringe” a portare l’attenzione su un gesto spontaneo, come respirare, verso cui, fino ad ora, non avevamo fatto caso.

Bisogna allora imparare nuovamente a respirare?

In realtà non ci sono tecniche da imparare ma modi per ascoltare.

L’attenzione al respiro, durante la gravidanza e in travaglio, aiuta la donna a ritrovare il benessere e la fiducia in sé e nel proprio corpo.

Il respiro può diventare la tua risorsa principale, non più un ostacolo, favorendo l’apertura e l’abbandono, allontanando le tensioni e agevolando il rilassamento, aiutandoti a stare in contatto col tuo bambino e vivere la gravidanza in armonia.

Come? Scoprilo con “Prendo fiato”, incontro on line pratico-esperienziale, dedicato alle donne in gravidanza.

Mercoledì 3 novembre 2021 alle ore 17.30, un evento online gratuito, rivolto a tutte le future Mamme.

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Per info info@erba.ginecologia.it

Conduce Angela Lettieri

Counselor ed Armonizzatrice Bio-Naturale, abilitata alla Massoterapia, fa parte dello Staff di Mammole “La guida Natural delle Mamme” ed è docente nei corsi di formazione di Mammole School.

Membro del Comitato Tecnico Scicentifico di Uno-DBN, associazione di categoria degli Operatori Bio Naturali riconosciuta dal MISE, ha negli anni sviluppato un approccio olistico al counseling, attraverso il “Maternal Counseling” un metodo rivolto alle donne nella fase della maternità che integra discipline come l’acquamotricità, il massaggio materno e infantile, le tecniche di consapevolezza corporea.

Mamma di Federico, nato nel 2009 e di Gianluca, nato nel 2011.

La respirazione in gravidanza

I cambiamenti fisiologici durante la gravidanza influenzano tutti gli organi e gli apparati, generando delle modifiche in ogni funzione corporea, spesso accompagnate da disturbi di vario genere ed entità.

Per quanto riguarda la funzione respiratoria materna, tali cambiamenti possono causare dispnea, ovvero una sensazione di affanno, soprattutto nel primo e nel terzo trimestre. La dispnea può essere causata, però, anche da situazioni patologiche che richiedono un trattamento medico. È importantissimo, quindi, fare una corretta valutazione della sensazione di fiato corto per distinguere tra la dispnea patologica e quella fisiologica.


Il feto, crescendo, tende a spingere gli organi addominali della madre contro il diaframma che si alza fino a 4 cm per accoglierlo. Per compensare, di solito le costole inferiori si allargano per aumentare la capacità polmonare inferiore e soddisfare le richieste di ossigeno del corpo.


Nel terzo trimestre di gravidanza, l’aumento dei livelli di progesterone dilata la muscolatura liscia delle pareti dei bronchioli per facilitare una migliore eliminazione dell’anidride carbonica. Ne è conseguenza comune l’accelerazione del respiro. Ciò non significa, tuttavia, che si sta ricevendo meno ossigeno.


Nello stesso momento in cui la capacità polmonare diminuisce a causa del vincolo fisico dell’utero in crescita, l’area del cervello che presiede alla respirazione viene stimolata dal progesterone che agisce come descritto.
In questa fase della gravidanza, è facile che le donne soffrano di reflusso: il diaframma, infatti, non adattandosi bene al cambiamento, potrebbe non chiudere efficientemente lo sfintere superiore dello stomaco. È consigliabile in ogni caso, per il benessere e la serenità delle madri, cercare di ottimizzare la respirazione sin dall’inizio della gravidanza.

mparare a respirare bene può fare una bella differenza… [SEGUE]